Aprono voragini di pioggia

Le strade non si asfaltano più. Aprono voragini di pioggia. Ardono sbriciolate al sole. Evocano la rabbia dei tranvieri, la ferma agonia spinale delle vecchie. Tutto si ferma attorno ad una figura coperta dal velo del mito. Lo stradino avanza impreciso su un’ape arrugginita. Si stende ansioso attorno al clamore di un buco, ripiana veloce con una toppa calda; la colora con un soffio di catrame. Poi rimbalza felice fra le docili sabbie di un marciapiedi. Io guardo a terra incredulo. Pozze di acqua marrone riflettono il verbo pubblicitario: un festino per uomini potenti strappa le pieghe impudiche dell’intimo femminile.
Torino

->Andrea Alessandretti – Torino<-