Torino non è Detroit

Gianguido Passoni coglie nel vero. Quando sottolinea il valore dei beni pubblici e del welfare. Quando parla di partecipazione, decentramento e trasparenza. Quando dice che bisogna fermare il cemento e le varianti del piano regolatore, perché non basta riempire i vuoti: bisogna farli rivivere. Quando dice che mobilità sostenibile significa limitare il traffico, allargare le isole pedonali; investire nella mobilità ciclabile, nel trasporto pubblico e nella mobilità di quartiere. Quando spiega che gli anziani sono tanti, e che per dare spazio ai giovani bisogna ridisegnare il welfare nel segno dell’equità sociale e fiscale. Sì, è così. Torino non è Detroit.