Morte parole lucide

Giuliana mi attende sotto la pioggia. Si affretta seria verso un ristorante affollato. Orde di turisti circondano la nostra intimità. E’ un lungo riavvicinamento. L’antica ruggine pare essersi dissolta. Ha scritto parole intense, che grondano emozione. Provo a raccontarle di me stesso. Mi incuriosisco del suo vissuto. Da mesi non lo lambisco. Ha abbandonato la politica, è rientrata in se stessa. Ora mi appare più matura e sapiente di quanto già non fosse. Non nasconde una comprensibile fierezza. Ci riconosciamo ancora una volta. Fiori non sbocciati. Membri disillusi di una generazione tradita. Siamo calici colmi di vino. Morte parole lucide.