Un giorno diventerà museo
Saturday, April 23rd, 2011 - 01:23 - Rotte Ciminiere
L’aria ribolle di luce. Formiche solcano il legno. Le sedie si colorano di spesse trecce. Le pietre sprofondano sconnesse fra foglie di fico. Una bicicletta si impolvera sospesa su una tettoia. Plastiche ricurve scaldano torbe la ruggine dei balconi. Odore di fumo confonde i sensi. Sebastiano ha un taglio sopra l’occhio. Dice che è stanco, ma si prepara per tornare al Sud. Il cuoco suda felice fra le fiamme di una padella. Avvolge i capelli nel cotone bianco d’una maglietta. Io scruto nel bar, cammino nel cantiere antistante. E mi chiedo quanti alberi siano stati tagliati. Un giorno diventerà museo.
Hassan,
«Salvatore ha un taglio sopra l’occhio. Dice che è stanco, ma si prepara per tornare al Sud».
Emigrare spesso coincide con il non accettare uno stato di degrado umano e civile.
Empatizzo e aspetto Salvatore al sud.
Il sud deve svegliarsi con il miglior sud.
Un giorno diventerà bello.
Saluti,
Salvatore D’Agostino
Sai @Salvatore, io credo che il Sud sia già bellissimo, ma capisco cosa vuoi dire. Penso che non si possano strappare a una terra i figli migliori per così tanto tempo, per ripagarla soltanto con investimenti finti e finiti. In centocinquanta anni l’Italia è riuscita ad equiparare – più o meno – il livello dei consumi privati del Sud con quello del Nord. Ma se guardiamo al valore degli investimenti produttivi, alla qualità della vita e a mille altri parametri, allora registriamo ritardi abissali. In un secolo e mezzo non siamo riusciti a fare ciò che la Germania ha saputo fare in meno di quindici anni. Per questo, quando vedo un giovane meridionale che torna al Sud, riportandoci la sua onestà, la sua intelligenza, la voglia di fare e le cose che ha imparato lungo il viaggio, allora ricomincio a sperare davvero. E il sogno è proprio questo: una pacifica invasione di giovani che si muovono controcorrente, pronti a rifondare lo splendore di una terra magnifica. Viva Federico II