Viva la Grecia

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione, José Manuel Barroso ha toccato il cuore del problema europeo, che è squisitamente politico: l’approccio intergovernativo non è più adeguato alle necessità dei tempi. Serve un governo europeo, capace di agire con tempestività e certezza. E’ ora di tornare a rafforzare il metodo comunitario. Tobin tax, tassazione unica, eurobond: sono soluzioni giuste, e vanno nel segno di una maggiore integrazione politica dell’Europa. Tutto dipende dalla Francia e dalla Germania, come sempre. Se Angela Merkel e Nicolas Sarkozy non troveranno il coraggio necessario per fondere i debiti pubblici europei, sarà una catastrofe. Viva la Grecia.


  1. Rouge says:

    Serve, un governo europeo?

    • Ciao @Rouge, mi verrebbe da dire che un governo europeo serve, anche se non basta. Ne serve uno anche in Italia, visto che quello che abbiamo è impegnato in questioni private. Un governo europeo, in ogni caso, serve per ridistribuire ricchezza, generare investimenti nei paesi più poveri, dare uguali opportunità ai giovani di ogni città, definire una posizione e un ruolo per il continente sul piano internazionale, integrare meglio gli immigrati extracomunitari e dare una speranza di sviluppo all’Africa. Pur con i suoi limiti, l’Unione Europea è un modello e un simbolo di convivenza pacifica per tutti, il Sud America in primiis. Se fino ad ora non abbiamo raggiunto ciò che i nostri padri speravano, è perché i governi nazionali hanno sempre voluto sottomettere le istituzioni comuni ai loro piccoli interessi di bottega: è per questo che dal metodo intergovernativo, in cui a decidere sono Francia e Germania, dobbiamo tornare allo spirito delle origini: il metodo comunitario, in cui a decidere sono le istituzioni europee e in primo luogo il Parlamento, che esprime la volontà popolare, e dalla cui fiducia dovrebbe dipendere la Commissione, nella veste di vero esecutivo, senza che il Consiglio, fatto dai governi nazionali, la schiacci e di fatto la cancelli.

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