In una molle stanza

Vernice spaccata. In una molle stanza. Il volto di Peppino Impastato riaffiora nella nebbia. E’ una traccia di inestinguibile coraggio. Io guardo Salvatore negli occhi. Lui mi regala una luce intrisa di ironia maghrebina. Siamo un sospeso odore di rum. Il desiderio irrequieto di un’alba teutonica. Il sangue mi ribolle crudo fra spiagge meridionali. Echi balcanici si rincorrono nel buio. L’essenza si riscopre nel crepuscolo fugace di una giornata nuova. E’ l’eco notturna di un occhiale spezzato. Scivola sulle onde di una radio libera. Vinceremo la folle ipocrisia del calcio. L’Italia muore, ma noi sopravviveremo. Rincorrendo macchie dimenticate sul muro.