Il vento spazzava la piazza

Aveva nascosto una lacrima. Era il sigillo del suo impegno. Lo specchio di una giovinezza onesta. L’intelligenza del dubbio. L’assennato disincanto di chi sapeva di non poter scegliere. Ferma tra una promessa e un impegno misero, aveva dovuto scegliere l’unica cosa certa. Di fronte a lei la mia impotenza, il mio vano senso di ingiustizia. Il narcisistico abbaglio di voler esaltare difficoltà mie. L’incapacità di scavare in pensieri tanto puliti. Il vento spazzava la piazza. Ero sicuro che non si sarebbe arresa. Il peso che avrebbe sopportato l’avrebbe fatta più saggia. La salvezza che cerchiamo verrà dalle donne senza rimpianti.