Anziane vergini contromano

Sbucano nella nebbia. Alzano lo sguardo troppo tardi. Non hanno contezza di dove sono. Vanno piano, sono meteoriti immobili. Fumano dal tubo di scappamento. Consumano il cambio fra prima e seconda. Vanno dal medico. Si fermano nei mercati. Parlano al telefono. Strepitano contro tutto. Cercano parcheggio dentro la Chiesa. Anziane vergini contromano. Sono le mine antiuomo del traffico urbano. Non si azzardano ad avvicinare il centro. Girano incoscienti nello stesso sobborgo. Sognano di investire cani e fuggire. Lontane, oltre la volgarità di un macello. Le vedremo un giorno in televisione. Morte in un inseguimento da fiction poliziesca. A ruote sgonfie.