Italiani, brava gente

Italiani, brava gente. “Mussolini approvò e nei mesi seguenti Graziani procedette a deportare oltre 80.000 seminomadi [...] in campi di concentramento lungo la costa desertica della Sirte, in condizioni di sovraffollamento, sottoalimentazione e mancanza di igiene che ne portarono circa la metà alla morte nei tre anni seguenti” (*). Si chiude l’anno in cui l’Europa ha dimostrato di aver imparato la lezione di Srebrenica, salvando i civili di Bengàsi dal massacro. Eppure, l’Italia dimentica il genocidio che perpetrò in Cirenaica dal 1930 al 1932. E’ possibile che se ne ricordino soltanto le monografie degli storici? Chi è senza memoria, sarà dannato per sempre.

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(*) Guido Rochat, Le guerre italiane. 1935-1943. Dall’impero d’Etiopia alla disfatta, Torino, Einaudi, 2005, p. 11.