Archive for October, 2011

Spero di no

No Comments »

Ho guardato con disincanto alla kermesse della Leopolda, a Firenze. E mi importa poco che Sergio Chiamparino vi si sia recato a dare manforte a Matteo Renzi. La mia impressione, restando lontano dal PD, che non ho mai votato, è che sia in corso l’ennesima guerra per bande. Per governare un Paese non basta porre la questione generazionale o giocare con i social network. Serve un progetto politico. Su cosa si basa l’orizzonte dei rottamatori? Sulla politica degli oneri di urbanizzazione? Spero di no. Leggerò con attenzione le proposte. Le giudicherò senza contare gli anni di chi le ha scritte.


Bancarotta

No Comments »

L’entrata in scena del Fondo Monetario Internazionale per salvare l’Italia può significare che il nostro destino è segnato, così come lo era quello della Grecia. Bancarotta. Il futuro oscilla fra due estremi penosi: iperinflazione se usciremo dall’euro, brutale deflazione se vi resteremo. L’Occidente e l’Europa, incapace di fare della sua Banca Centrale un creditore di ultima istanza, affronteranno una deflagrazione che verrà ricordata per secoli. I libri riporteranno che ad accenderne la miccia fu la dissennatezza di uomo che voleva passare alla Storia. Ma noi non siamo Silvio Berlusconi: noi siamo l’ignoranza che ne ha reso possibile il governo.

zeneize - industria abbandonata,torino

->zeneize – industria abbandonata,torino<-


Odia un uomo

No Comments »

Eleonora mi aggredisce pensosa. Odia un uomo. Lo accusa con parole volgari. Tradisce il desiderio di amare. Veste un’aggressività meschina. Non la sapevo tanto violenta. Si nasconde fra le debolezze di un amico. Racconta opache menzogne. Rivela un astio minaccioso. Cercherà vendette notturne. Si racconta con vergogna. Costruisce un dialogo impossibile. La incoraggio senza convizione. La superficialità percepita vorrebbe farmi ammutolire. Il sonno incombe, paralizza la contemplazione di un futuro morto. Il caotico fumo della noia la accarezza. Una pungente umidità ne scolora il trucco. Nasconde fra occhi sabbiosi uno zolfo luciferino. Implora una tradita missione di piacere, poi piange.


Che gusto c’è?

No Comments »

Mi sembra che La Stampa descriva con molta leggerezza la natura del progetto relativo alla costruzione di un secondo inceneritore di rifiuti a Settimo Torinese. Soprattutto se lo confronto con quanto spiegava Vittorio Bertola in un suo post di qualche settimana fa. Ad ogni modo, mi fa piacere sapere che la Provincia di Torino aiuterà il Comune ad investire nella raccolta differenziata, per scongiurare la possibilità che l’inceneritore del Gerbido non sia l’unico. Perché è evidente che costruire un inceneritore, o due, è comunque un grande disincentivo a sviluppare la raccolta differenziata. Se la monnezza la bruciamo… Che gusto c’è?


Un torsolo

No Comments »

iPhone, iPad, Mac, connected-TV. Morto Steve Jobs, la partita vera – per Apple – si gioca in televisione. Su wired.com, Christina Bonnington preannuncia con ricchezza di particolari i punti di forza del progetto: integrazione con iTunes ed iCloud, interfacce touch e voce (Siri) senza eguali, alta qualità audio e video, integrazione con le altre mele morsicate. Se Apple riuscirà ad estendere il suo ecosistema fino a tal punto, Google e Amazon potrebbero vedersela tanto brutta da dover considerare di unire le forze; se Apple non ci riuscirà, invece, potrebbe cominciare un lento ripiegamento per diventare una nuova Microsoft. Un torsolo.


Di lui non ci fidiamo

No Comments »

Silvio Berlusconi oggi si reca a Bruxelles con il cappello in mano. E’ bene che la favola finisca come è cominciata. Una maldestra seduzione. Sappiamo per certo che questa volta il tentativo non funzionerà. Il primo a sapere di aver perso ogni credibilità è proprio lui, il Cavaliere di Arcore. Questa resta l’umiliazione più grande. Perché la Storia insegna che l’importante non è annunciare le riforme, – e ormai anche gli annunci sono davvero modesti, – bensì la persuasione del fatto che effettivamente verranno realizzate. Ormai tutta l’Europa lo sa. Lo gridano anche i bambini. Di lui non ci fidiamo.


Ma le risposte servono

No Comments »

Prima di tornare a scriverne, ho voluto guardare “Fratelli di Tav“, un documentario realizzato nel 2008 da Manolo Luppichini e Claudio Metallo, ripubblicato da Luce sul suo blog. Credo che sia un bell’esercizio per tutti coloro non si sono mai avvicinati al Movimento No Tav. Ebbene, la manifestazione pacifica di domenica è un buon segno anche per questo. Riapre lo spazio delle parole. La protesta nasce dalla percezione che alcune leggi siano state violate, dal dubbio concreto che a costruire non sia soltanto lo Stato, ma anche la Mafia. Allora, il Piemonte non deve restare isolato. Ma le risposte servono. Le aspettiamo.